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14 Luglio 2022

La Scatola del tempo

La prima ragione d’essere della Fondazione De Gasperi è la conservazione e la divulgazione dei valori e dell’opera di Alcide De Gasperi. 

Oggi più che mai, dopo che la morte della signora Maria Romana De Gasperi ci ha lasciati orfani di una testimone che ha dedicato l’intera vita per conservarne e diffonderne la memoria.

Per questo motivo, in occasione del 40° anniversario di attività della Fondazione, abbiamo scelto di inaugurare un nuovo progetto: la Scatola del Tempo. Ogni mese apriremo i nostri archivi e condivideremo una lettera, una fotografia o un documento dello statista democristiano certi che l’attualità del pensiero di De Gasperi possa ispirare e spronare ognuno di noi.

Vogliamo cominciare, oggi, con il messaggio che egli scrisse per il VI Convegno nazionale del Movimento femminile della Democrazia cristiana, che si tenne il 9 maggio 1954, pochi mesi prima della sua morte.

Ci sono 2 passaggi di questo discorso che ritengo significativi per l’attualità del messaggio.
Il primo è quello che mette in luce il valore delle donne nella politica nazionale nella loro missione di perseguire il bene comune con libertà e lucidità. De Gasperi afferma che il cuore della donna la chiamerà in prima fila, ovunque si tratti di elevare gli umili, di assistere i deboli, di dare coscienza alle nuove reclute del lavoro, ma il suo buon senso la terrà lontana dagli eccessi della demagogia faziosa e della violenza verbale.

Il secondo passaggio, che sembra riferirsi al presente, riguarda la politica internazionale e la necessità di ripensare all’unità dell’Europa e all’aiuto reciproco tra gli Stati per assicurare una pace che nessun trattato potrà mai far durare.

Quanti trattati – scrive De Gasperi – si conclusero tra il 1919 e il 1939? Credo una settantina, e al momento critico vennero considerati carta straccia. Si parla di trattati contro la bomba a idrogeno: ma chi garantirà il patto, se continua lo spirito di guerra che divide il mondo? Bisogna combattere il male alla radice, cioè contrastare, ridurre, distruggere, se possibile, lo spirito di violenza e di aggressione che porta alla guerra. 

Oggi più che mai, alla luce del conflitto russo-ucraino, siamo chiamati a riflettere su queste prospettive e a interrogarci sul tema della difesa comune dell’Europa e dell’intero Occidente.
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 Lorenzo Malagola
Segretario Generale
Fondazione De Gasperi

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